Loading...

IL FUNGO CARDOCELLO: CARATTERISTICHE E PROPRIETÀ

Il Pleurotus eryngii, chiamato comunemente “fungo cardoncello”, è uno dei funghi meno noti ma certamente uno dei più buoni presenti nel sud Italia e fortunatamente nel nostro territorio. L'amico cardoncello è conosciuto ed apprezzato sin dai tempi degli antichi romani, e sicuramente anch'essi lo apprezzavano in cucina visto il suo prestarsi a numerose ricette tipiche dell'Alta Murgia: dai più poveri funghi e patate, ai più elaborati con l’agnello.
 
Il Cardoncello, infatti, non ama essere sottovalutato, viste le sue ineguagliabili qualità gastronomiche, apprezzate fin dai tempi degli antichi romani. Coltivato nelle fertili terre della Murgia, a lui è dedicata la famosa Sagra del Fungo Cardoncello che nasce dalla coordinazione di diverse realtà territoriali, unite dall’intento di fare conoscere le molteplici qualità di un fungo che cresce e si fortifica in un ambiente unico, ammirabile nel Parco Alta Murgia.
 
È uno dei funghi più buoni, prelibati, di colore scuro, carnoso, sodo e dall’inconfondibile sapore. Il Cardoncello non è un unico fungo ma ci sono molti ceppi, tutti straordinari che lo contraddistinguono ancor di più. Apprezzato già dai tempi antichi, nel Medioevo era oggetto di canti in alcune taverne laziali e fu considerato prelibato e afrodisiaco al punto tale da essere messo all’indice dal Santo Uffizio perchè distoglieva i Cristiani dall’idea di penitenza.
Chiamato con nomi diversi: Cardoncello, Cardarello, Ferlengo, fungo di Ferula, cresce spontaneo in alcune regioni italiane come la Puglia, la Basilicata, la Calabria, Sardegna e alcune province del Lazio e della Sicilia.
 
Ma è l’altopiano delle Murge la culla di questo fungo. Qui si concentra la maggior parte della produzione spontanea e coltivata perchè in questi terreni poveri a misto prato il fungo trova il suo habitat ideale, crescendo sulla pianta ospite naturale di Eryngium campestre e maritimum, continuamente messo in pericolo da un selvaggio spietramento che non si riesce a fermare.
 
Caratteristiche del fungo
Il Cardoncello è stato definito in diversi modi fino ai giorni d’oggi. Alcuni lo considerano un fungo “onesto” perchè non si confonde allo stato naturale con nessun fungo velenoso, altri lo considerano “discreto” perchè il suo profumo in cucina non è penetrante, ma sottile ed “elegante”. In epoca più recente lo considerano “democratico” perchè con i suoi aromi equilibrati non copre ma valorizza il sapore di altre pietanze, tanto da suscitare l’interesse gastronomico dei migliori maestri di cucina del mondo.
 
Proprietà del cardoncello
Il Cardoncello, oltre ad essere una leccornia, è importante da un punto di vista dietetico. Quello fresco contiene mediamente dall’85-90 % di acqua, il 4-5% di zuccheri, il 3,8-4% di proteine, lo 0,4-0,7% di grassi. Sono presenti in essi tutti gli amminoacidi principali e le vitamine con un livello sorprendentemente insolito di biotina. Esso viene anche largamente impiegato in diete ipocaloriche per il basso contenuto di grassi e per il ridotto valore energetico (28 calorie per ogni 100 grammi). Inoltre, la ricerca scientifica ha recentemente evidenziato la presenza nei funghi di sostanze capaci di avere ricadute positive in termini di salute umana abbassando il colesterolo e aumentando le difese immunitarie.